ALGERIA ED EGITTO VERSO L’ENTRATA NEI BRICS
Il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov parlando a RT Arabic mercoledì scorso ha dichiarato che l’Algeria “possiede caratteristiche e vantaggi che la pongono davanti agli altri Paesi che cercano di entrare nel gruppo BRICS”.
Lavrov ha detto anche che più di cinque Paesi, tra cui l’Algeria, hanno fatto domanda di adesione. Il numero supera quello degli attuali membri ufficiali.
“Negli ultimi incontri del gruppo, che si sono svolti nel 2022, abbiamo deciso di adottare un approccio comune per esaminare le richieste di adesione”, ha aggiunto Lavrov, precisando che l’Algeria “guida” la lista dei potenziali membri.
In precedenza, l’Algeria aveva accennato all’adesione al gruppo BRICS nel 2022, quando il presidente Abdelmadjid Tebboune aveva dichiarato che “il suo Paese soddisfa buona parte dei criteri di adesione ai BRICS”.
Il riavvicinamento dell’Algeria alla Russia non è una novità: i due Paesi hanno lavorato insieme anche dopo che Mosca ha lanciato l’operazione speciale in Ucraina.
Negli stessi giorni, la visita del presidente Abdel Fattah al-Sisi in India, seguita da quella in Armenia e Azerbaigian, ha confermato la volontà dell’Egitto di entrare nel blocco economico dei BRICS con l’aiuto di Cina e India, ma anche nel blocco dell’Unione Eurasiatica con l’aiuto soprattutto di Russia e Armenia.
Al-Sisi propone di trasferire all’Egitto e ai Paesi della regione l’esperienza dell’Unione Eurasiatica, che è considerata un progetto di integrazione economica e politica che parte dall’unione doganale.
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