L’EGITTO ADERISCE ALLA NUOVA BANCA DI SVILUPPO
Il Parlamento egiziano ha ratificato un decreto del governo che consentirà al Paese di aderire alla Nuova Banca di Sviluppo (NBD) dei BRICS.
Il vicepresidente del Comitato Economico della Camera dei rappresentanti, Mohamed Abdel-Hamid, ha affermato che l’adesione all’istituzione porterà giovamento al Paese. “Trarremo vantaggio dall’assistenza finanziaria e tecnica della Banca in settori come lo sviluppo sostenibile, la salute, le infrastrutture, i trasporti, le risorse idriche e le telecomunicazioni”, ha affermato secondo quanto riporta Prensa Latina. “L’Egitto – ha proseguito Abdel-Hamid – avrà così la possibilità di alleggerire la pressione di dover trovare dollari per far fronte alle importazioni, perché i membri della nuova Banca dei BRICS potranno utilizzare le loro valute nazionali”.
I parlamentari hanno accolto con grande favore l’accordo, vedendo in esso un modo per contribuire a ridurre la domanda di dollari USA. “Rappresenta un passo nella lotta contro il fenomeno della dollarizzazione e apre nuovi mercati per i prodotti agricoli e industriali dell’Egitto”, è il commento del deputato Ahmed El-Awadi, presidente della Commissione Difesa della Camera.
Il deputato Mervat Mattar ha sostenuto che “il gruppo BRICS è un forum importante che può deviare il corso dell’economia internazionale dal dominio degli Stati Uniti e del dollaro”, sottolineando, in particolare, l’importanza della decisione della banca centrale russa di aggiungere la sterlina egiziana alla sua lista di valute estere scambiabili con rubli. “Penso che dopo l’adesione al gruppo BRICS e alla sua nuova banca di sviluppo, saremo in grado di concludere accordi simili con Cina, India, Brasile e Sudafrica”, ha affermato Mattar.
Lo scorso luglio l’Egitto, insieme ad Arabia Saudita e Turchia, erano stati gli ultimi paesi a presentare le loro candidature ufficiali per l’ingresso nel formato BRICS.
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